MESSA IN SICUREZZA

Strumenti per la prevenzione e il contrasto alla dipendenza dal gioco

Il progetto “MESSA IN SICUREZZA – Strumenti per la prevenzione e il contrasto alla dipendenza dal gioco” ha per obiettivo quello di prevenire e contrastare il problema del Disturbo o Dipendenza da Gioco d’Azzardo (GAP, secondo il DSM V del 2013, dizione tecnica per la “ludopatia”). Valorizzando la capillare presenza sul territorio nazionale delle reti del partenariato proponente MOICA e Upter, il progetto risponde pienamente allo spirito del bando, agendo parallelamente sulla prevenzione di nuovi casi e sul contrasto delle dipendenze da GAP già in corso : il fine è quello di raggiungere categorie particolarmente coinvolte nel problema quali le donne e gli anziani, ai quali saranno offerti servizi di accoglienza, consulenza ed accompagnamento incentrati su misure di messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro. In continuità col punto di accoglienza telefonica tramite numero verde già attivo presso gli enti proponenti, si intende col presente progetto ampliare il servizio nei confronti di associati e cittadini tutti, questa volta integrando prestazioni relative alla messa in sicurezza del patrimonio.

Questa finalità generale verrà perseguita attraverso quattro azioni principali:

1) Accoglienza, orientamento, coordinamento: le nuove richieste e i nuovi casi di ludopatia che accederanno alla rete del partenariato proponente, soprattutto attraverso il Numero Verde, troveranno attraverso il progetto una più efficace accoglienza ed orientamento: sarà infatti possibile procedere, a seconda delle esigenze del caso, con l’invio a professionisti – formati attraverso il progetto – che potranno attivare misure specifiche di messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro. Il percorso di accoglienza, orientamento e invio attivato verrà seguito nei suoi sviluppi attraverso un sistema di coordinamento, che si doterà di strumenti per codificare e tracciare le situazioni prese in carico.

2) Formazione e accompagnamento: ad avvio del progetto verrà implementata una iniziativa formativa in modalità e-learning tramite piattaforma FAD, aperta e rivolta gratuitamente a circa 40 avvocati e commercialisti associati a Moica ed Upter che erogano le loro consulenze agli associati; attraverso la rete Upter, in particolare, potranno essere coinvolti nella formazione anche associati in pensione, ex avvocati ed ex commercialisti, che altrettanto potranno aggiornare e capitalizzare la loro lunga esperienza mettendola gratuitamente a servizio. I temi della formazione saranno di tipo normativo, legale, finanziario, sociale e comprenderanno nozioni sul GAP, il default economico e sugli strumenti specifici del settore per la messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro (accesso al credito, piani di riprogettazione dei budget di spesa, azioni relative alla gestione del debito, gergo finanziario e trattative con le banche, etc). Durante gli 8 mesi successivi alla formazione, i professionisti e i pensionati forniranno gratuitamente le loro consulenze agli associati; in questo periodo saranno sostenuti ed accompagnati sul campo da esperti su queste problematiche, attraverso un sistema di accompagnamento che prevede sia una giornata di affiancamento on the job in ciascuna delle Regioni coinvolte (alla quale parteciperanno i discenti dei territori di riferimento) che un affiancamento costante a distanza.

3) Valutazione: le richieste che si riceveranno durante il corso del progetto verranno valutate attraverso schede di accoglienza e registrazione delle informazioni e in particolare attraverso la metodologia delle storie di vita, al fine di valutare andamento ed efficacia degli interventi. In particolare si intende misurare l’impatto del default economico di questo tipo di dipendenza sulle persone e le famiglie che ne sono vittime

4) Sensibilizzazione e diffusione: durante l’intera durata del progetto si implementeranno azioni di sensibilizzazione sulla ludopatia e sugli strumenti per la messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro, azioni di comunicazione che intendono raggiungere sia le vittime del problema che la più ampia rete di professionisti che intercettano situazioni di dipendenza dal gioco, concorrendo così al generale obiettivo sociale di prevenzione e contrasto alla ludopatia. Nel piano di comunicazione rientreranno anche tutte le attività di visibilità dell’iniziativa e dei suoi risultati, per le quali gli enti partner utilizzeranno tutti i canali di visibilità a loro disposizione: costruzione di strumenti di comunicazione (quali brochure, volantini, manifesti) che potranno essere distribuiti localmente presso le sedi MOICA e Upter , segnalazione dell’iniziativa sui siti di riferimento degli enti partner e di quelli di organizzazioni in rete con loro, pubblicizzazione presso radio (Radio Moica) e TV, azioni finali di presentazione e diffusione dei risultati ottenuti.

Le esigenze rilevate

Va osservato che il primo riconoscimento formale della Dipendenza da Gioco d’Azzardo (indicato anche in atti con il termine “ludopatia“) si è avuto in Italia con il c.d. “Decreto Balduzzi” (DL. 13 settembre 2012, n. 158) che ha finalmente previsto nei Livelli Essenziali di Assistenza il trattamento terapeutico delle persone segnate da tale Disturbo. L’anno successivo il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha varato il Piano Nazionale d’Azione 2013-2015. Si tratta di un insieme coordinato di misure e progetti che integrano gli aspetti specificamente clinici con quelli sociali e di supporto alle famiglie in difficoltà perché uno o più componenti del nucleo presentano un Disturdo da Azzardo. Quel che è da rimarcare e da rendere concretamente operativo è che la visione sistemica (ribadita anche nella Relazione 2015 al Parlamento dello stesso DPA) dei servizi che devono occuparsi del problema si spinge fino a includere nello stesso programma terapeutico le misure di counseling finanziario della famiglia del giocatore, dell’assistenza al ripristino delle capacità a controllare, con uso consapevole, il denaro, della prevenzione dell’usura e del sovraindebitamento. Si comprende infatti che l’enorme consumo di prodotti di gioco d’azzardo si esprime in due quantità da considerare contemporamente: quella del denaro che l’azzardo sottrae ai budget delle famiglie (ben 85 miliardi sul totale di circa 830 costituenti per l’ISTAT l’ammontare dei consumi privati in Italia) e quella del tempo sociale di vita (70 milioni di giornate lavorative).

Dietro tali valori “numerici” si vedono i comportamenti sociali, il profilo sistemico della patologia, la molteplicità di gravi problemi azzardo-correlati. In questo campo ogni utile e competente misura operativa di comunicazione, prevenzione, sostegno alle persone e alle famiglie riveste un importanza fondamentale con benefici concreti sulle persone e sui loro nuclei familiari. In sostanza, l’intervento di promozione sociale, di supporto e di assistenza, educativo sulle questioni del gestire correttamente il reddito familiare è assolutamente indispensabile per fronteggiare gli aspetti sia più acuti e sia cronici del Disturbo da Gioco d’Azzardo. Tale “disturbo”, come i numeri citati monetari e sociali mostrano, coinvolge ormai anche le donne in proporzione quasi uguale a quella degli uomini (il 42% dei soggetti giocatori patologici sono donne, secondo recenti ricerche universitari e del CNR) e con forte evidenza le donne anziane e sole.

Il Disturbo da Gioco d’Azzardo è un fenomeno “interclassista”, ma con particolare incidenza nelle fasce sociali meno abbienti, tra i disoccupati e i lavoratori a reddito discontinuo. Ne deriva l’esigenza di interventi il più possibile “di prossimità”, dalla soglia facilmente accessibile per le persone in difficoltà, con un’ampia diffusione di informazioni, con forme di contatto e di accoglienza capillari e semplici.

Gli obiettivi perseguiti

0.GENERALE: Prevenire nuovi casi di ludopatia e contrastare il peggioramento delle situazioni già in corso, attraverso azioni per la messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro, attivate gratuitamente da professionisti avvocati e commercialisti, anche in pensione, che intercettano il problema attraverso il numero verde e la presenza capillare sul territorio degli enti proponenti MOICA e Upter.

0.SPECIFICI:
1)Formare avvocati e commercialisti, sia in attività che in pensione, in tema di strumenti per la messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro e il contrasto al default economico. 2)Accompagnare sul campo i professionisti, attraverso un affiancamento condotto da esperti che garantisca l’efficacia degli interventi, soprattutto per casi complessi.
3)Misurare l’impatto economico del default economico sulle persone con ludopatia, attraverso una valutazione delle richieste con un particolare focus sulle connessioni con i problemi di sovra indebitamento ed usura.
4)Raggiungere categorie particolarmente coinvolte nel problema ludopatia o particolarmente cruciali per l’attivazione della presa in carico, quali gli anziani e le donne, valorizzando la rete capillare degli enti proponenti
5)Potenziare i servizi di accoglienza e orientamento avviati attraverso il Numero Verde Ludopatia già attivo presso gli enti proponenti
6)Coordinare le prestazioni preventive e di contrasto erogate, attraverso strumenti per la codifica dei casi che consentano di seguirne gli sviluppi.
7) Valorizzare le figure professionali di avvocati e dottori commercialisti riconoscendo ad esse una funzione di intercettazione ed accoglienza di questi problemi.
8)Valorizzare il know how di professionisti anziani e in pensione aderenti alla rete Upter, ex commercialisti ed ex avvocati, che potranno aggiornare le loro competenze in tema di ludopatia.
9)Agire per il contrasto alla solitudine degli anziani in pensione, coinvolgendoli in senso attivo in un percorso formativo e nell’erogazione di prestazioni in cui possono impiegare le loro esperienze professionali.
10)Mappare la casistica raggiunta dalle prestazioni erogate attraverso il progetto, costruendo letteratura su queste problematiche.
11)Sensibilizzare cittadini, servizi, professionisti sul tema della dipendenza dal gioco, sviluppando una cultura maggiormente attenta.

Le metodologie di intervento previste

1)ACCOGLIENZA, ORIENTAMENTO, COORDINAMENTO: i nuovi casi di ludopatia che accederanno alla rete del partenariato, anche attraverso il Numero Verde, entreranno in un percorso coordinato di servizio. Si comincia con un’accoglienza centrata sull’inquadramento generale della situazione famigliare; si valuterà poi l’invio a professionisti,formati attraverso il progetto, che attiveranno misure per la più veloce messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro.Il percorso verrà seguito nei suoi sviluppi attraverso un coordinamento.

2) FORMAZIONE e ACCOMPAGNAMENTO: 40 professionisti, tra avvocati e commercialisti MOICA ed Upter, sia in attività che in pensione, saranno coinvolti in un corso sugli strumenti per la messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro nella ludopatia. La formazione si svolgerà su piattaforma FAD per e-learning: l’intervento, gratuito, avrà un taglio pragmatico centrato sugli strumenti legislativi e tecnici per la messa in sicurezza di patrimonio e lavoro. Dopo la formazione, i professionisti saranno accompagnati sul campo da esperti: il supporto si articolerà in una iniziale giornata di presenza on the job in ogni regione e uno scambio a distanza costante, via piattaforma.

3)VALUTAZIONE: attraverso strumenti di monitoraggio creati ad hoc, si registreranno i casi che faranno richiesta di consulenza, in particolare valutando l’impatto che il default economico comporta su persone e famiglie con ludopatia.

4)SENSIBILIZZAZIONE E DIFFUSIONE: saranno costruiti strumenti per la visibilità quali locandine e brochure, diffusi sui siti degli enti, via radio e Tv; verrà inoltre realizzato un evento finale di presentazione dei risultati.

I risultati attesi

Il progetto condurrà ai seguenti risultati
1)Prevenzione di nuovi casi di ludopatia e contrasto a quelli già in corso, soprattutto nell’interesse di due categorie molto rappresentate quali donne e anziani.
2)Qualificazione delle operazioni di accoglienza, filtro e orientamento che possono essere attivate dal numero verde, attraverso gli strumenti per la messa in sicurezza di patrimonio e lavoro.
3)Valorizzazione della rete di avvocati e commercialisti aderenti agli enti proponenti, quale figura di di queste problematiche, a titolo gratuito, tra gli associati.
4)Contrasto alla solitudine e promozione dell’invecchiamento attivo degli anziani aderenti ad Upter, ex commercialisti ed ex avvocati, che valorizzeranno il loro know how attraverso il coinvolgimento nella formazione e nell’erogazione di prestazioni agli iscritti
5)Sviluppo delle competenze e qualificazione di 40 professionisti e pensionati avvocati e commercialisti della rete, attraverso un corso centrato sugli strumenti per la messa in sicurezza. 6)Erogazione di interventi di eccellenza per la messa in sicurezza di situazioni di ludopatia, attraverso l’accompagnamento sul campo da parte di esperti,, articolato sia in giornate di affiancamento on the job che in supporto a distanza.
7)Erogazione di interventi integrati, generati da una visione di insieme a tutela del patrimonio e del lavoro.
8)Maggiore conoscenza del fenomeno ludopatia, soprattutto dal punto di vista della misurazione dell’impatto sulle persone e le famiglie del default economico.
9)Monitoraggio della casistica di richiesta di interventi su queste tematiche, che raggiunge gli enti proponenti.
10)Maggiore sensibilità della cittadinanza al problema ludopatia, attraverso le azioni di visibilità che verranno implementate.

Trasferibilità dell’iniziativa o del progetto e dei suoi risultati

Il progetto “MESSA IN SICUREZZA – Strumenti per la prevenzione e il contrasto alla dipendenza dal gioco” consentirà di ampliare la conoscenza delle problematiche di ludopatia, soprattutto dal punto di vista dell’efficacia degli strumenti di prevenzione e contrasto al fenomeno incentrati sulla messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro; le azioni di valutazione degli effetti economici del default economico sulle persone vittime di ludopatia, in particolare, consentiranno di misurare gli impatti specifici delle problematiche di gestione economica, di budget e di default familiare, connesse a questo tipo di problemi; la valorizzazione della figura di avvocati e commercialisti (in attività o in pensione) quali professionisti in grado di attivare e coordinare azioni per la messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro, la cui efficacia degli interventi verrà monitorata, consentirà di qualificare i servizi di prevenzione e contrasto della ludopatia già erogati dagli enti proponenti. Tutti gli aspetti sopracitati rappresentano caratteri innovativi e contribuiscono a configurare il presente progetto come una sperimentazione che potrà essere riproposta in futuro, ampliata ad altri territori, ottimizzata; la costruzione di moduli formativi pensati per un apprendimento a distanza, in particolar modo, consentirà di replicare l’azione formativa per altri destinatari. In tutte le sue componenti, il potenziale di trasferibilità è supportato dalla presenza diffusa sul territorio degli enti di promozione sociale che candidano congiuntamente la proposta e che ne diffonderanno andamento ed esiti.

Ambito territoriale

LOMBARDIA, PIEMONTE, VENETO, EMILIA-ROMAGNA, TOSCANA, UMBRIA, MARCHE, LAZIO, CAMPANIA, PUGLIA, BASILICATA, CALABRIA, SICILIA, SARDEGNA.

Destinatari dell’iniziativa o progetto

Donne e anziani, categorie particolarmente a rischio rispetto ai problemi di ludopatia e gioco patologico, che sono raggiunte dalle reti degli enti proponenti MOICA e Upter sul territorio nazionale: ci si attende di raggiungere almeno 120 persone (e di conseguenza attraverso loro i sistemi familiari di riferimento).
Destinatari indiretti: 40 professionisti, tra avvocati e dottori commercialisti che erogano le loro prestazioni agli associati MOICA ed Upter, sia in attività che in pensione, che verranno selezionati tra gli associati e coinvolti nella formazione e nell’accompagnamento sul campo in tema di strumenti per la messa in sicurezza del patrimonio e del lavoro; attraverso il coinvolgimento di anziani pensionati quali professionisti, si intende agire anche con l’obiettivo di contrasto alla solitudine e di promozione di un invecchiamento attivo. Nei casi di adesione all’iniziativa da parte di Comuni ed enti pubblici, si potranno coinvolgere nella formazione anche operatori dei servizi sociali.

Anche la cittadinanza tutta è da considerarsi destinataria dell’intervento, in quanto raggiunta dalle azioni di sensibilizzazione in tema di prevenzione e contrasto alla ludopatia.

Durata di svolgimento delle fasi come da Diagramma di Gantt

1)ACCOGLIENZA, ORIENTAMENTO, COORDINAMENTO: da mese 1 a mese 12
2) FORMAZIONE e ACCOMPAGNAMENTO: da mese 1 a mese 12
3)VALUTAZIONE: da mese 1 a mese 12

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